23 Dicembre 2022

La felicità a misura di sfoglia

Lo scrittore Enrico Brizzi, emiliano doc, è l’host del podcast “La rivoluzione tranquilla”. Nel ricordare la sua infanzia, tra il matterello e le sfoglie di pasta, ci racconta il significato profondo che il tortellino ha nella cultura emiliana
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In Emilia, dove sono nato e cresciuto, la felicità si misurava in uova di sfoglia che venivano tirate sul tagliere a forza di matterello: un paio potevano bastare per una robusta porzione di tagliatelle, ma quando si avvicinavano le feste, i compleanni o il Natale, ecco che la nonna chiamava a raccolta la mamma, le zie e noialtri nipoti, e le uova investite nel diventare tortellini salivano in doppia cifra.

Enrico Brizzi è l’host del podcast “La rivoluzione tranquilla”. Foto di Sara Vago

Con ventiquattro cugini e tanti zii da mettere a tavola, capirete, ne servivano parecchie, accompagnate da un bel po’ di ripieno preparato con cura e da litri e litri di brodo, che andava avanti a sobbollire per giorni interi.
Oggi come ieri, nella cultura emiliana i tortellini non sono una semplice pasta farcita, e neppure la migliore pasta farcita del mondo, ma ancora qualcosa di più, la rappresentazione fisica dell’amore e dello stare insieme.
Ecco perché sono felice e orgoglioso di prestare la mia voce al podcast – La rivoluzione tranquilla – che racconta l’avventura di un’associazione speciale nata a Modena, che ha eletto l’arte di fare i tortellini come mezzo di socializzazione – ed emancipazione – per ragazze e ragazzi nello spettro dell’autismo.
“Preparare qualcosa di buono” è un’espressione che rende bene, a un tempo, quello che fanno i ragazzi – ottimi tortellini – e quello che l’associazione fa per loro: predisporre un futuro migliore attraverso un’arte antica e nobile, capace di creare legami e disegnare sorrisi sui volti.

*Enrico Brizzi è nato a Bologna nel 1974. Ha esordito nel 1994 con il bestseller Jack Frusciante è uscito dal gruppo, che ha segnato un’intera generazione di lettori, è stato tradotto in ventiquattro Paesi ed è diventato un film. Appassionato di cammino, ha percorso a piedi le grandi vie di pellegrinaggio; questi viaggi hanno ispirato molti libri. Ha pubblicato anche molti romanzi, saggi storici dal taglio narrativo e alcuni volumi sul calcio per adulti e ragazzi. Ha vinto il Premio Bancarella Sport con In piedi sui pedali (Mondadori, 2014). Il suo ultimo romanzo è La primavera perfetta (HarperCollins, 2021). Nel 2022 ha pubblicato “Il fantasma in bicicletta” (Solferino) e “L’imprevedibile mare di Milano” (Ponte alle Grazie).

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