Ho chiesto a Cecilia Sala di raccontarmi quali sono le puntate che preferisce del suo podcast quotidiano Stories, il prodotto di maggior successo dell’audio italiano. Tra le 133 puntate realizzate lei ha scelto queste 4.
- “Ciao, ho trovato tuo nonno nella città assediata”
Questa è una puntata registrata tutta d’un fiato, live, da Chernihiv, Ucraina. Ed è la puntata in cui ho fatto più fatica a mantenere un tono di voce accettabile, a restare in equilibrio almeno finché non sono rientrata in macchina. - La stratega di Biden sull’Ucraina
Questa è una puntata a cui voglio bene. C’è la donna che è passata dai reading erotici al vertice di tutte le agenzie d’intelligence degli Stati Uniti. C’è la nascita della CIA, una creazione femminile. E c’è la ragione per cui è stato deciso così: gli uomini si ossessionano, sono nerd, si intossicano di dettagli e vedono un solo nemico alla volta, le ragazze mantengono la “big picture” – dicevano. - Per BoJo la festa è finita (davvero)
Il modo in cui Boris Johnson ha salutato la folla, i giornalisti, la famiglia e i nemici prima di dire addio mi fa sorridere ogni volta che lo ascolto. - Fondo monetario vs presidente-influencer
Il ritratto dell’unico vero presidente-influencer, il leader più surreale del pianeta.
*Cecilia Sala, classe 1995, è una giornalista. È autrice e voce di Stories, il podcast quotidiano di Chora Media che racconta storie dal mondo. Scrive su Il Foglio e ha pubblicato reportage dall’estero su L’Espresso e Vanity Fair. Ha lavorato nella redazione di Otto e mezzo, con la media company Vice per SkyTg24, con Rai e con Fremantle Media. Con Chiara Lalli è autrice del podcast “Polvere” che è diventato un libro Mondadori Strade Blu.