Cosa è successo in Italia esattamente cento anni fa oggi, il 28 ottobre del 1922? La risposta è “la Marcia su Roma”. Ma sapremmo rispondere alle domande successive: chi ha marciato, quanti erano, chi erano, cosa volevano, come sono arrivati a Roma, perché il Re e l’esercito non li hanno fermati e quali sono state le conseguenze di quel gesto che ha cambiato la storia d’Italia? Quando ho raccolto queste domande da un gruppo di studenti delle scuole superiori, mi sono reso conto di quanto mi mancassero i contesti e i dettagli di questa storia e di quanto quella data sia avvolta nella nebbia per la maggioranza degli italiani e per i ragazzi di oggi.
Ho immaginato allora di provare a raccontare quei giorni in un modo diverso, che fosse comprensibile e coinvolgente senza rinunciare ad essere preciso, credibile e autorevole. Ne ho parlato con l’Istituto Ferruccio Parri (questo è il loro sito mentre questo il loro account Instagram) fondato nel 1949 con il compito di raccogliere, conservare e studiare le carte della Resistenza che, essendo una rete di 67 istituti che coltivano la Storia e promuovono la memoria, è una miniera di sapere. Hanno accettato la sfida di provare a divulgare in modo nuovo e hanno selezionato tre docenti di storia contemporanea, Giulia Albanese e Matteo Millan, che insegnano entrambi Storia contemporanea all’Università di Padova, ed Enrica Asquer, professoressa di Storia contemporanea e Storia sociale all’Università di Genova. A fare loro le mille domande che ci vengono in mente oggi è stata Flavia Carlini, una giovane – ha 26 anni – divulgatrice molto forte e seguita sui social, capace di parlare in modo semplice e diretto dei temi più discussi della contemporaneità.
Ne è nato un podcast in quattro puntate, prodotto da Chora Media e curato da Davide Savelli, che si intitola: “Hai presente la Marcia su Roma?”. Lo si può ascoltare gratuitamente su tutte le piattaforme ed è un formidabile strumento di divulgazione, per le scuole, le università e per raccontare a tutti noi uno degli snodi fondamentali della Storia d’Italia.
La serie podcast comincia raccontando la nascita del fascismo, Benito Mussolini e il contesto in cui si sviluppò, a partire dalla violenza politica dell’inizio degli Anni Venti. Poi arriva ai giorni decisivi della Marcia. In quei giorni pioveva a dirotto e gli squadristi e i fascisti, che nella fase finale furono circa 50mila, arrivarono nei luoghi di concentramento intorno alla Capitale con camion, treni, ma anche lunghi percorsi a piedi. Molti erano i giovani, ragazzi che avevano combattuto nella Prima Guerra Mondiale, non avevano un’uniforme anche se il loro simbolo era già la camicia nera, erano armati in modo approssimativo e avevano una simbologia piena di teschi e richiami alla morte. Nessuno li fermò, non il governo, non l’esercito e nemmeno il Re che non impedì al Paese di scivolare nel regime autoritario.
Il podcast restituisce con grande chiarezza il clima di quel tempo, le paure, il disgregarsi della società, la violenza diffusa e quotidiana, l’uso dei fascisti per frenare rivendicazioni di operai e contadini, un clima che potete vedere con i vostri occhi visitando una bella mostra (sempre organizzata dall’Istituto Parri presso la Casa della Memoria di Milano fino 13 al novembre) che ricorda un pezzo dimenticato di quel 1922: l’assalto fascista a Palazzo Marino e la cacciata del sindaco socialista Angelo Filippetti. Era agosto e due mesi dopo quella prova generale, fatta con la complicità del prefetto, la storia si sarebbe ripetuta in grande stile dando l’assalto alla Capitale.