I nostri occhi sono pieni di immagini, quelle che scattiamo ogni giorno, quelle che vediamo su Instagram, quelle stampate, ma ce ne sono alcune destinate a superare l’attimo presente e a restare più a lungo. Uno dei momenti in cui si discute di cosa davvero abbia fatto la storia sono i World Press Photo Award, gli Oscar del fotogiornalismo. Si assegnano ogni anno in primavera e martedì scorso sono uscite le nomination per le migliori foto del 2019. I giudici hanno valutato oltre quattromila fotografi di 125 Paesi del mondo – che avevano presentato 74mila immagini – e ne hanno scelti 44. Tra le loro ci sono tre foto particolarmente sorprendenti per me, perché ci mostrano come la realtà possa essere diversa da come la immaginiamo.
1. Un gruppo di studentesse con la mascherina sulla faccia attraversa la strada a Hong Kong. Ho pensato subito al coronavirus, ma la foto è stata scattata il 12 settembre dello scorso anno e il virus che oggi sta destabilizzando il mondo ancora non era tra noi. Queste ragazze, che partecipavano a una catena umana di studenti per la democrazia, si proteggono da un altro virus: i lacrimogeni della polizia.
2. Un’altra mascherina a coprire il volto. Questa volta è per non respirare il fumo degli incendi. Bambini che giocano, l’ultimo dell’anno, in un campeggio per sfollati. Non sono scappati dalla guerra o dalla carestia, ma da una nuova minaccia: il cambiamento climatico. Sono fuggiti dai grandi incendi australiani, scappando dal mare, dopo essersi rifugiati in spiaggia.
3. No, non è una protesta, ma una festa. Non siamo in una piazza mediorientale, in una delle rivolte che hanno riacceso il Nord Africa, ma a Liverpool. E quel fumo non viene dalle forze dell’ordine, ma sono i fumogeni di chi festeggia: i tifosi del Liverpool, appunto, dopo la vittoria della loro squadra in Champions League.