21 Febbraio 2025

Cinque anni di Altre/Storie

In cinque anni intorno ad Altre/Storie è nata una comunità di 60 mila persone che hanno voglia di leggere e ascoltare anche un giornalismo diverso. Persone, incontri, storie, emozioni: questa newsletter è per me, e spero anche per voi, un viaggio bellissimo, che ora ha bisogno un po' di rallentare.
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Cinque anni fa cominciava questo viaggio chiamato Altre/Storie. In quel momento non avevo un lavoro, esattamente da un anno era finita la mia direzione di Repubblica, e in quel tempo vuoto avevo scritto un libro – “La mattina dopo” – che mi aveva aiutato a riflettere sulle cose che finiscono e su come si possa ricominciare. Sentivo un’urgenza, quella di raccontare storie di persone, quella di prendermi il tempo necessario di farlo, con tutta la pazienza che richiede l’ascolto.

21 febbraio 2020, il sommario della prima newsletter di Altre/Storie.

Avevo scelto la forma della newsletter perché è qualcosa che ti aspetta, non si perde, la puoi leggere quando vuoi, perché non ha limiti di lunghezza e perché prometteva di diventare un appuntamento settimanale.
Questa newsletter mi ha cambiato la vita, mi ha insegnato a guardare ai fatti del mondo, alla cronaca e alle notizie con uno sguardo diverso, che guarda alla sostanza degli esseri umani e non cerca un titolo che faccia rumore.
Mi ha permesso di incontrare persone meravigliose, di conoscere straordinarie vite comuni, di capire che non esistono esistenze che non siano interessanti se si ha la voglia di aspettare e di ascoltare. 

Mi emoziona ricordare molte di queste persone: quelle che mi avevano consegnato le loro memorie e ora non ci sono più, quelle che erano sul confine tra l’Ucraina e la Romania e scappavano dalle loro case, quelle che non erano mai riuscite a far sentire la loro voce, quelle che cercavano giustizia e quelle che meritavano di essere narrate perché silenziosamente avevano fatto cose speciali.
Ho raccolto più di trecento storie e pubblicato 258 newsletter, mi sono alzato prestissimo per scriverle, ho viaggiato, telefonato, intervistato e investito un sacco dei miei risparmi per fare qualcosa che fosse gratuito, che fosse per tutti e che fosse della qualità migliore.

Il video con cui annunciavo la nascita di Altre/Storie

Ho davanti agli occhi la prima di queste newsletter, con tre storie e con l’immagine disegnata da Olimpia Zagnoli. Per introdurla avevo scelto una frase del premio Nobel per la letteratura Olga Tokarczuk che mi sembrava perfetta per il mio progetto: “Quando scrivo, devo sentire tutto dentro di me. Devo passare attraverso tutti gli esseri e gli oggetti. Ecco a cosa mi serve la tenerezza: la tenerezza è l’arte della personificazione e della compassione”.
In questi cinque anni sono successe molte cose, ho scritto altri cinque libri, ho cominciato a fare podcast, ho fondato Chora Media, ho realizzato un documentario, raccontato fotografie e storie, ma non ho mai smesso di scrivere questa newsletter che viene letta ogni settimana da più di 60mila persone.

La fatica di farlo ogni settimana non è indifferente, così avevo pensato che al quinto compleanno avrei smesso, avrei terminato questo meraviglioso viaggio.
Quel momento di decretare la fine sarebbe oggi, ma a fare questo passo non ci sono riuscito. Troppe persone mi fermano alla fine delle presentazioni dei libri o per la strada per dirmi che ogni venerdì mattina aspettano la newsletter, che le mie storie tengono compagnia, che sono diventate un appuntamento fisso, che sono un’oasi di speranza e di fiducia nelle persone e nel mondo. E questa condivisione e questo affetto mi ripagano per tutta la fatica e l’impegno.
Così Altre/Storie continuerà, ma con un ritmo meno serrato, che mi permetta di respirare, di ragionare per trovare le storie migliori e avere più tempo per scriverle. Continuerà, a partire da marzo, con due uscite al mese, una ogni quindici giorni, sempre al venerdì. 

Nel frattempo, appuntamento alla settimana prossima! 

Grazie 
Mario 

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